Terza Tappa: Trieste - Novi Vinodoski 130 Km

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Oggi 2 Settembre la tappa non è molto lunga ma inizia la salita e nessuno di noi sa  quanta ce ne sia,come al solito io mi alzo all'alba e senza fare troppo rumore esco dall'albergo per fare una passeggiata mattutina,la città è ancora addormentata  e dopo poco mi infilo in un bar aperto,presso una stazione del tram e mi gusto il primo caffè della giornata,leggo i titoli dei giornali,poi riprendo la paseggiata e dopo un'oretta di cammino rientro in albergo, quando il sole sta iniziando ad illuminare le vie e i palazzi,guardo il cielo,vedo solo azzurro,anche oggi il tempo sarà bello.
Quando rientro in camera Mauro e Angelo sono già pronti per scendere,guadagniamo allora la sala da pranzo dell'albergo e facciamo un'abbondante colazione ,poi dopo aver recuperato i bagagli e la nostre bici andiamo nel parcheggio dove abbiamo lasciato il furgone,carichiamo i bagagli e prepariamo le bici. 
Oggi tocca a me pilotare il furgone,i ciclisti partono e io li seguo, si  dirigono  verso l'indicazione del confine di stato in direzione Slovenia,la strada inizia a salire subito e quindi io li supero e mi porto avanti cinque o sei chilometri,ma dopo poco squilla il cellulare,è Mauro che mi chiede di  tornare indietro e di raggiungerli perchè  Angelo ha rotto  il cambio della bici.
Faccio subito un'inversione di marcia e poco dopo raggiungo Mauro e Angelo fermi al bordo della strada.
La bici di Angelo è veramente messa male si è rotto il forcellino di supporto del cambio e quindi è inutilizzabile,ma l'efficienza organizzativa di Mauro aveva previsto tutto quindi il problema è presto risolto,carichiamo sul furgone la bici guasta e Angelo inforca il "muletto" messo a disposizione da Mauro,io presto le mie scarpe a Angelo perchè gli attacchi del nuovo mezzo sono diversi da quelli che aveva la sua bici,poi si riparte.E così anche oggi abbiamo avuto il nostro piccolo contratempo,ogni giorno uno ,ma tutti risolti.Dopo alcuni chilometri transitiamo dal confine di stato ed entriamo in Slovenia,noto con piacere che le strade sono ben mantenute e molto spesso ci sono delle aree di sosta ben attrezzate,io di tanto in tanto mi fermo e in attesa che i ciclisti mi raggiungano ammiro il panorama fatto di verdi monti,continui saliscendi , boschi e prati verdi.  I ciclisti procedono ad andatura sostenuta e questo ci rassicura che Angelo sta bene e ha superato bene l'incidente del primo giorno.Io allungo con il furgone e dopo diversi chilometri arrivo nel piazzale della dogana di uscita dalla Slovenia e quella d'ingresso in Croazia,qui mi fermo e aspetto l'arrivo di Mauro e Angelo.Passiamo insieme le due barriere senza alcun problema,io dichiaro di trasportare una bicicletta rotta e degli effetti personali ma i doganieri mi fanno cenno di andare, ci incamminiamo alla scoperta della Croazia.Puntiamo verso RJjeka e contiamo di attraversarla verso le 14 del pomeriggio,ma nel frattempo arriviamo in prossimità del mare che costeggeremo per i prossimi tre giorni. verso mezzogiorno e mezzo arriviamo a Opatija ci fermiamo presso una chiesa ,probabilmente quella del paese,Angelo ricorda di essersi fermato durante un pellegrinaggio a Medjugorje  con il pulman ,andiamo nel vicino supermarket a comperare un po di frutta e dei panini, acqua e bevande varie e poi ci sediamo su una panchina davanti alla chiesa e consumiamo il nostro pranzo. Prima di ripartire ci mangiamo quache fetta di crostata e poi via si riparte alla volra di Rijeka ,che ormai non è tanto distante. Arriviamo con un pò di anticipo in prossimità della città ,io allungo e seguendo le indicazioni di SPLIT (Spalato) esco dal centro e quando capisco di essere fuori trovo una piazzola di sosta e mi fermo ad aspettare le bici.
Attraversare le città con la bici è sempre un problema, per via del traffico e dei semafori.Dopo una mezzora circa ho visto in lontananza i due inconfondibili ciclisti con la maglia verde,bianca,e rossa,mi sorpassano e si buttano giù in discesa.Si riparte, tenendo sempre presente l'indicazione di Split ,non c'è neppure il pericolo di sbagliarci ,poichè seguiamo la strada che costeggia il mare e puntiamo alla nostra meta quotidiana Novi Vinodolsky .La costa della Croazia è splendida,le insenature sembrano dei fiordi,il colore dell'acqua spazia dal verde al bleu scuro,una moltitudine di isole brulle completano il quadro del panorama che si può ammirare in una giornata di sole come è oggi. Verso le 15,30 io arrivo dopo qualche chilometro in prossimità di Novi Vinodlsky chiedo alcune indicazioni ,trovo l'agenzia che ci ha affittato l'appartamento e mi  faccio accompagnare .Preso possesso della casa,ritorno sulla strada che costeggia il mare,e di li a poco arrivano i cliclopellegrini Mauro e Angelo.Li scorto con il furgone fino all'appartamento,poi scarichiamo i bagagli e a turno ci facciamo una sana doccia.poi decidiamo di farci da mangiare sfruttando la cucina che c'è nell'appartamento e quindi andiamo a piedi in paese per acquistare un po di verdura e un po di frutta,poi rientriamo e mentre Mauro prepara i carboidrati Angelo prepara una'insalata di cipolla,pomodori, e tonno .poi ci sediamo a tavola e aperta una bottiglia di prosecco del podere Ariosto gustiamo una cena nostrana ,al termine ci facciamo ciascuno una fetta di crostata di mia mamma.e poi ci infiliamo a letto.
Domani dovrebbe portare il furgone Mauro ma,per rispettare una tradizione che vuole che almeno uno dei ciclisti percorra tutto il tragitto completo da Zola a Medjugorje  decidiamo che Mauro è il ciclista che farà tutto il percorso.