Seconda Tappa: Jesolo - Trieste 138 Km

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 La mia giornata inizia presto essendo per natura un mattiniero,mi sveglio alle sei,esco dall'albergo e mi incammino verso la spiaggia, raggiungo il lungomare pedonale di Jesolo,mentre passeggio comincia ad albeggiare e un fresca brezza mi accarezza,di tanto in tanto incrocio qualche persona mattiniera come me.Gli alberghi qui a Jesolo sono a ridosso della spiaggia.Il sole inizia a far capolino e a riscaldare l'aria,la mia passeggiata termina verso le sette e rientro in camera dove trovo Mauro e Angelo già intenti a prepararsi per la partenza.poco dopo usciamo a far colazione e dopo aver caricato gli effetti personali sul furgone e preparate le bici usciamo da Jesolo e ci dirigiamo sulla strada per Trieste.Angelo con il furgone ci anticipa e ogni cinque o sei chilometri si ferma e aspetta che noi passiamo in bici.La tappa di oggi è ancora pianura,ma questa mattina spira un venticello contrario che ci fa faticare un po a tenere l'andatura.Ci alterniamo a tirare e tutto procede bene.Abbiamo percorso una sessantina di chilometri,quando alzandomi sui pedali in prossimità della salita di un cavalcavia sento un colpo metallico secco e  un rumore strano,Mauro che è dietro mi dice: " Fermati perchè si è rotto un raggio " io accosto al ciglio della strada e in effetti nella ruota davanti c'è un raggio che dondola,Mauro provvede a toglierlo,controlla la centratura della ruota in modo che si possa procedere senza problemi ,avvertiamo Angelo perchè si fermi e poi riprendiamo a pedalare,dopo pochi chilometri scorgiamo in lontananza il nostro furgone e Angelo che ci aspetta in un'area di sosta.Ci fermiamo e sostituiamo la ruota con il raggio rotto con la ruota del muletto di riserva che abbiamo sul nostro furgone,poi dopo esserci ristorati riprendiamo il nostro viaggio.A rompere la monotonia della pianura verso mezzogiorno arriviamo in un paese di cui non ricordo neppure il nome,ci fermiamo davanti a un negozio di biciclette aspettiamo che arrivi anche Angelo con il furgone e poi entriamo nel negozio e chiediamo al titolare se ci può sostituire il raggio della ruota che si è rotto.Guarda la ruota,e poi ci dice che può sostituirlo con un raggio simile ma non uguale,avuto da noi la conferma a procedere,mentre si appresta a eseguire la sostituzione gli raccontiamo del nostro pellegrinaggio che stiamo facendo a Medjugorje e  alla fine quando vogliamo saldare il nostro debito ci dice:"Non prendo soldi,dite una preghiera alla Madonna per me  quando arrivate a Medjugorje"poi con il cellulare chiama dalla vicina caserma  della Finanza un amico che dopo pochi minuti ci raggiunge e gli racconta che stiamo andando a Medjugorje in bicicletta.Questo si congratula con noi e ci dice che anche lui è già stato e che è molto devoto della Madonna ci promette una preghiera particolare ogni giorno e chiede il numero del cellulare di Angelo per poter rimanere in contatto con noi, via SMS .Salutiamo i nostri nuovi amici ringraziamo il meccanico per l'intervento gratuito e riprendiamo la strada verso Trieste,davanti a tirare Mauro e io dietro, mentre pedalo ripenso all'incontro appena avuto,non è un caso,ma piuttosto un segno,piccolo,ma segno è, un raggio che si rompe,uno che te lo aggiusta e non vuole niente,un altro che offre la sua solidarietà e le sue preghiere per la buona riuscita del nostro pellegrinaggio,mentre pedalo ringrazio la Mamma del cielo perchè sento che ci sta assistendo.
Dopo alcuni chilometri ci fermiamo in un bar,siamo nelle vicinanze di Monfalcone,Toast,banana  e gelato sono il nostro pranzo ,poi via di nuovo,passato Monfalcone cominciamo a salire,dopo alcuni chilometri cominciamo a vedere il mare ed in lontananza si intravede il golfo di Trieste,oggi i chilometri sono decisamente meno e l'arrivo è previsto nel primo pomeriggio e infatti ben presto ci rendiamo conto che stiamo pedalando sul golfo di Trieste.
Finalmente Entriamo in città e giudati da Angelo,abbastanza bene riusciamo a trovare l'Htel Posta e a parcheggiare il furgone,solito rito ,portiamo i bagagli in camera,assicuriamo le bici in un locale sicuro dell'albergo e poi ci rilassiamo con una sana doccia ,poi indossata la divisa che Beppe ha fatto fare per l'occasione usciamo per visitare la città. Ci spostiamo verso il porto,facciamo foto,ammiriamo il mare,in un tramonto splendido,poi ceniamo in un ristorante lungo il porto all'aperto,la serata è abbastanza tiepida e fuori si sta bene.Ci godiamo ancora la bellezza di Trieste,i palazzi,la piazza,il porto e poi ci dirigiamo verso il nostro albergo per andare a riposare,poichè mancano ancora molti chilometri per raggiungere la nostra meta.